Il week-end di Abu Dhabi era partito alla grande:
- Miglior tempo in prima qualifica
- Secondo miglior tempo in seconda qualifica
- Secondo miglior tempo per la qualifica del Mondiale
Poi… quello che è successo in gara ha sconvolto radicalmente tutto.

Gara 1: Buona prova nonostante qualche noia all'elettronica avuta in seguito ad un contatto in fase di partenza con il pilota russo Mosieev..

Gara 2: Entusiasmante gara in notturna all'insegna tipica del circuito di Yas Marina. Una grave incomprensione in regime di safety car ha condizionato l'esito di questa gara e compromesso purtroppo anche la partecipazione alla Finale Mondiale.

Finale Mondiale: Non presente in griglia per i rilevanti danni subiti in gara 2.

Nella stagione agonistica 2014 ho fatto mediamente una pole position per ogni week-end di gara. In tutto 7 pole e 2 volte il giro più veloce in gara,
ma questo week-end di Abu Dhabi è stato purtroppo quello più sfortunato di tutta la mia carriera agonistica.
Seguitemi in cameracar e ne vedrete di belle...

Non me la sarei mai aspettata una pista così bella, sia come struttura che come tracciato. A complicare un po’ le cose ci si era messo di mezzo però il meteo. Un alternarsi di pioggia ed asciutto ha caratterizzato tutto il week-end che per me inizia con una entusiastica, forse un po’ affrettata P2 nelle prove libere.

Gara 1: Per una disattenzione in qualifica, e conseguente botta sulle gomme ed insabbiamento, sono dovuto partire dall‘ultima posizione in griglia (P18) – 5 sorpassi al primo giro, 1 al secondo, due al quarto, uno al quinto, uno al sesto ed uno al settimo mi hanno consentito di tagliare il traguardo in una comunque ancora ottima P7

Gara 2: Parto in terza fila (P6) ed archivio una P4 alla fine di una gara che ho condotto volutamente con grande rispetto

In questo week-end era molto importante non fare danni alle macchine in quanto queste, di lì, andavano direttamente ad Abu Dhabi via nave senza possibilità di ricovero per riparazioni o quant’altro. A me non era piaciuto affatto, non poter dare il massimo in gara 2.

Pista velocissima con una parte “mista” molto tecnica, una parte “stretta” con delle staccate ed uscite tutte da interpretare con ampie possibilità di sorpasso. Oltre a questo, un paddock che solo in Medio Oriente possiamo trovare.

Gara 1: Dopo una qualifica molto sofferta per ragioni di salute ed affaticamento, parto in terza fila (P5). Al primo giro sono già P3 ed al secondo P2. Dietro di me si riprende il belga Duyver che avevo sorpassato ancora al primo giro e mi si attacca dietro fino a quando mi vedo costretto a ridargli la posizione. Comunque: PODIO!

Gara 2: Eccellente qualifica (P1) – Giro più veloce in gara – Per regolamento parto in seconda fila, ma al secondo giro sono già P2 dietro all’olandese Fons Scheltema. Al sesto giro avverto un calo di pressione sul pneumatico anteriore destro che mi costringe a far sfilare Max Bianchi dietro di me. Ora però anche l’ABS va in “tilt” e mi costringe dopo due pericolosi “dritti” a fermare la macchina fuori pista con la gomma, si era visto poi, completamente a terra a 4 giri dalla fine.

Raggiante week-end, ma la P5 nel Campionato Europeo rimane ancora lì.

Questo è un altro di quei circuiti che mi piacciono: Curve in salita, staccate in discesa, dossi vertiginosi… bello ed emozionante!

Gara 1: Parto in prima fila insieme al tedesco Adamski, ma la partenza non mi viene bene. Nell’ordine di arrivo sono comunque ancora secondo dietro a Max Bianchi. PODIO!

Gara 2: Dopo un P2 in qualifica parto in terza fila (P6) per regolamento. Faccio (questa volta) una splendida partenza ma pago il vantaggio conquistato con “out of race” per un improbabile tentativo da parte del canadese Rick Lovat di recuperare la posizione persa. Il risultato è un incidente che coinvolge più macchine con il risultato, per me ed anche per lui e Duyver, di dover abbandonare la gara per i gravi danni riportati sulla macchina.

Nella Classifica di Campionato non riesco proprio a risalire: 4° Lovat e 5° Prinoth a pari punti

Il Campionato per me si presenta tremendamente in salita. I punti buttati al vento sono davvero tanti… bisogna lavorare sull’efficienza in gara. Evitare incidenti, forature e problemi tecnici. Portare la macchina a casa: una lezione che al Mugello sembra che abbiamo imparato.

Gara 1: Quarto in qualifica, 5° in griglia per regolamento e 3° assoluto a fine gara dopo aspra battaglia per il secondo posto con il belga Jaques Duyver. 1° nella Coppa riservata ai Gentlemen (over 55). Doppio PODIO !

Gara 2: Terzo in qualifica ed 8° nell’ordine di arrivo dovuto ad un drive-trough per una toccata con il tedesco Adamski a metà gara. Devo dire che questa volta me la sono proprio andata a cercare.

Week-end buono solo a metà: La Classifica in Campionato non cambia.

Reduci dallo sfortunato appuntamento di Monza, cerchiamo la rivincita sul Mugello che è il circuito che posso dire di conoscere meglio di tutti gli altri e sul quale penso che il kit EVO possa dare il meglio di se. Come messa a punto siamo molto a posto: il cronometro conferma.

Gara 1: Pole position – giro più veloce in gara e volata finale sulla bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 7 secondi sul secondo. Vittoria anche nei Gentlemen over 55. Doppio PODIO !

Gara 2: La gara nella gara: nonostante il miglior tempo in qualifica, mi trovo quasi in fondo alla griglia di partenza, per regolamento (vittoria in gara 1.) e per una riparazione provvisoria al fondo piatto classificata come "non regolamentare" dai Commissari di Gara. A questo punto cerco innanzitutto di evitare incidenti in mischia e poi di raccogliere il maggior numero di punti possibile. Con queste premesse, un sesto posto archiviato, è comunque un ottimo risultato.

Abbiamo avuto modo di testare la vettura con il nuovo Kit EVO proprio su questa pista. Ho capito al volo la macchina che era diventata più performante rispetto a quella dell’anno scorso. Soprattutto in frenata, ma anche nelle reazioni al volante ora più prevedibili, rapide e precise. Assolutamente bella da guidare.

Gara 1: pole position – primo in griglia - giro più veloce in gara, ma…. Ancora a meno di un minuto dalla partenza lo svedese Kinch mi urta violentemente all’ingresso della “Roggia” mandandomi a muro. Il resto della gara è una penosa rimonta nonostante il motore “in ricovero” fino a P 10

Gara 2: pole position – Dopo una lunga battaglia con Fons Scheltema sul quale avevo perso la prima posizione alla partenza, mi sono preso la rivincita superandolo poi all’ingresso della variante “Roggia”. Conduco poi la gara fino al 12° giro su 15 quando una banale foratura sulla ruota anteriore mi impone lo stop ai bordi della pista. Un vero peccato dopo tanti sforzi.

Rientriamo dal week-end con le pive nel sacco. Solo 12° nella Classifica di Campionato, ma con la gioia, grazie ai miei sponsor, di avere potuto testare in circuito “La Ferrari”. Un’esperienza davvero unica.