Gara 1:
Una gara all’insegna della prudenza in vista delle Finali Mondiali. Nessun sorpasso, nemmeno un tentativo nella prima gara del week-end. Secondo classificato assoluto

Gara 2:
La gara 2. Si presenta molto in salita in seguito ad una qualifica davvero poco azzeccata e. La quinta posizione sulla bandiera a scacchi non mi consente di raggiungere gli obiettivi nel Campionato Europeo. Terzo, dietro a Duyver e Singhania.

Finale Mondiale:
Una partenza non perfetta, una prima fase di gara accorta e fortunata, poi la grande fuga in solitaria. Infine il trionfo ed il secondo titolo mondiale della carriera. Erich Prinoth ha centrato l’iride del Ferrari Challenge Coppa Shell nelle Finali Mondiali Ferrari 2015 sul tracciato del Mugello, impartendo una vera lezione di guida ai colleghi che lo hanno sfidato nella gara di questa mattina. (omnicorse.it)

Gara 1: [Prinoth]: Una Q1 con una delle due pompe benzina fuori uso. Ottima la partenza dalla terza fila, forse anche troppo, avendo io superato due concorrenti prima della linea di partenza: una manovra che il regolamento non ammette e quindi punita con un drive trough. Podio per il primo in classifica generale Jacques Duyver che così allunga le distanze su Prinoth (secondo), poi Singhania (terzo) e Sheltema (quarto).

Gara 2 [Ferrari]: Anche oggi la Coppa Shell ha offerto colpi di scena ed emozioni a ripetizione. Al via il poleman Fons Scheltema si è fatto beffare da Erich Prinoth (Ineco-MP) che si è infilato davanti a tutti alla prima curva. Alleato dell’altoatesino era proprio Scheltema che faceva da tappo ai compagni di squadra del Kessel Racing, Jacques Duyver e Gautam Singhania. Eric Cheung (AF Corse) al giro 6 tentava l’attacco a Christian Kinch (Lueg Sportivo) per il quinto posto ma finiva in testacoda. Poco dopo Duyver iniziava a mettere sotto pressione Scheltema che al giro 12 commetteva un errore all’uscita di una curva consentendo al belga il sorpasso. L’attacco a The Shark diventava dunque materia per Singhania che più di una volta veniva a contatto con l’olandese senza riuscire a scavalcarlo. Poco dopo il colpo di scena inatteso: Prinoth, in testa con quasi dieci secondi di vantaggio, accusava un problema a una ruota che lo costringeva al ritiro lasciando via libera proprio a Duyver. Brava Manuela Gostner, quinta. In classifica Duyver scappa ma non è ancora aritmeticamente campione. Il primo inseguitore ora è Singhania con 40 punti di distacco. Prinoth è a -43 ma ancora in testa alla Coppa Gentlemen. Prossimo appuntamento le Finali Mondiali al Mugello, dal 5 all’8 novembre.

[Prinoth]: Un week-end sostanzialmente da dimenticare in ottica al Campionato che, prima di questo appuntamento, sembrava davvero alla portata. Ultimo obiettivo della stagione è la Finale Mondiale del Mugello dal 6. al 8. di novembre. In bocca al lupo a tutti i possibili vincitori. Io non mancherò…

Gara 1: Erich Prinoth (Ineco-MP Racing), secondo in classifica generale, ha dominato senza discussioni Gara 1 e ha accorciato il distacco che lo separa dalla vetta. Partito dalla pole position, il pilota italiano, leader anche della Coppa Gentleman, ha amministrato il proprio vantaggio dal primo all’ultimo giro, seguito da un ottimo Gautam Singhania (Kessel). Il cinquantenne indiano è stato bravissimo a gestire la gara e ha chiuso al secondo posto malgrado un problema alla carrozzeria della sua 458 Challenge EVO nelle fasi conclusive. Terzo il leader della classifica, il belga Jacques Duyver, del Kessel Racing, che ha preceduto nell’ordine l’austriaco Gerald Grohmann (Ferrari Bucarest), lo svedese Tommy Lindroth (Baron Service) e l’italiao Thomas Gostner (Ineco-MP Racing). In classifica generale Duyver resta quindi al comando con 137 punti, seguito da Prinoth 117 e Singhania 96.

Gara 2: Splendida gara di Erich Prinoth (Ineco-MP Racing) partito in prima fila a fianco del poleman Gautam Singhania (Kessel Racing), agevolati tutti e due dalla penalità inflitta al capofila Jaques Duyver (Kessel) per una irregolarità sull’autovettura. Non esita a metà gara l’altoatesino Prinoth ad approfittare di un errore di Singhania sulla variante alta per sferrargli un attacco da brivido sul dosso di ingresso alla Rivazza ottenendo per lui la meglio e tagliando così nuovamente per primo il traguardo.

Alla fine del week end, Jacques Duyver mantiene la sua prima posizione in classifica generale, seguito a tre punti da Erich Prinoth e a 27 punti da Gautam Singhania.

Gara 1 - Tutti a caccia di Duyver e Prinoth
Da parte del Ferrari Challenge Europe Coppa Shell nel fine settimana è atteso il solito spettacolo. Da inizio stagione, infatti, è proprio la Coppa Shell a garantire le gare più animate e spettacolari e l’attesa per le due manche della serie è palpabile tra il pubblico che presenzierà nei Ferrari Racing Days.
Tra colpi di scena, sportellate e qualche errore, quasi tutti i protagonisti del campionato hanno vissuto una giornata negativa. Quasi tutti, si diceva, perché Jacques Duyver (Kessel Racing) in questa stagione non ha sbagliato praticamente nulla. Il belga ha vinto ben tre gare su sei in questa stagione, mentre il più diretto degli avversari presenti questo weekend al Paul Ricard è Erich Prinoth (Ineco-MP Racing) seguito da Gautham Singhania (Kessel Racing), grandissimo protagonista fin qui in questa stagione.

Gara 2 - Successi per Prinoth nello Shell, Grossmann nel Pirelli e Nelson in AM
Seconda giornata di gare per il Ferrari Challenge Europe che ha garantito il solito concentrato di emozioni, sorpassi e duelli sia nella Coppa Shell che nel Trofeo Pirelli regalando una giornata indimenticabile agli oltre diecimila spettatori giunti sul tracciato del Paul Ricard. Ad aprire le danze è stata la Coppa Shell, che ha visto Erich Prinoth confermarsi come l’autentico mattatore del weekend. Il pilota dell’Ineco-MP è scattato dalla pole position controllando alla prima curva l’attacco di Gautam Singhania (Kessel Racing), autore di un’altra gara brillantissima. Il pilota indiano ha presto dovuto fare i conti con Tari Hanna (AF Corse) e, soprattutto, con il leader di campionato Jacques Duyver (Kessel Racing).
Il belga le ha provate tutte per conquistare la seconda posizione ma alla fine Singhania è riuscito a tenerselo dietro e a conquistare la seconda posizione in quello che è stato un weekend di altissimo livello per lui.
Prinoth, che ha fatto sua anche la Coppa Gentlemen, ha ridotto il distacco in classifica da Duyver a 30 punti mentre Singhania è ora terzo avendo scavalcato Thomas Loefflad (StileF Squadra Corse).

Gara 1:
La Coppa Shell non ha mancato di riservare ulteriori emozioni. Alla prima curva, infatti, c’è stato un incidente tra Roberto Cava e Murat Ruhi Cuhadaroglu che è rimasto in mezzo alla pista ed è stato costretto al ritiro. Davanti Jacques Duyver ha mantenuto la prima posizione davanti a Gautham Singhania e ad Erich Prinoth, bravo a soffiare il terzo posto a Fons Scheltema. Il pilota italiano dell’Ineco-MP Racing è finito però fuori dai giochi dopo pochi giri.

Gara 2:
La Coppa Shell ha riservato ancora più emozioni. Innanzitutto per le condizioni meteo: si è infatti messo a piovere proprio quando le vetture uscivano dal garage per andarsi a schierare e così quasi tutti i piloti hanno optato per montare gomme rain. Subito dopo il via la pioggia è calata di intensità e così Thomas Loefflad (StileF Squadra Corse), autore della pole position, ha optato per il cambio gomme. In testa si è trovato così Vladimir Hladik (Scuderia Praha), partito con le slick. Il ritmo del tedesco, dal fondo, e la pista in continuo miglioramento hanno spinto progressivamente i piloti a cambiare le gomme. 3 macchine contemporaneamente ai box della MP Racing per il cambio gomme hanno impedito Erich Prinoth a mantenere la sua posizione. Vladimir Hladik è riuscito a tagliare per primo il traguardo precedendo Tommy Lindroth (Baron Service), a sua volta partito con le slick, e Loefflad. In classifica Jacques Duyver (sesto) rimane leader con 20 punti di margine su Loefflad e 35 su Prinoth.

Prossimo appuntamento fra un mese, per i Ferrari Racing Days del Paul Ricard.

Gara 1:
A tenere banco in gara 1. al Mugello è stato il duello tra il tedesco Thomas Loefflad e l’italiano Erich Prinoth. Al giro 6 Prinoth si è messo in scia a Loefflad cercando di superarlo alla curva Materassi, la manovra però non è riuscita e il tedesco è finito nella ghiaia. Prinoth è riuscito a ripartire ma poco dopo è stato costretto a ritirarsi a causa dell’esplosione di una gomma.

Gara 2:
Thomas Loefflad è stato il dominatore di gara 2. Dopo essere partito dalla pole, il tedesco ha preso rapidamente il largo anche approfittando del duello che subito si è acceso per il secondo gradino del podio tra Eric Cheung, Erich Prinoth (autore di una partenza strabiliante dalla settima posizione) e il leader del campionato Jacques Duyver. I tre si sono dati battaglia a suon di giri veloci e hanno lottato, ma alla fine le posizioni non sono cambiate.

In classifica generale Duyver ora guida il campionato con dieci punti di vantaggio su Prinoth. Prossimo appuntamento a Budapest alla fine di giugno, nell’ambito dei Ferrari Racing Days, quando ad arricchire il programma ci sarà anche l’esibizione della Scuderia Ferrari con il pilota ufficiale Sebastian Vettel.

Ottimi risultati al primo appuntamento stagionale del Ferrari Challenge per tutto il Team MP Racing, ora con ben 5 macchine al via. Per me Monza 2015 è stata una grande rivincita sulla sfortuna che mi colpì nel 2014 proprio quì su questo stesso circuito. Per questo finesettimana la macchina era perfettamente preparata dal Team Principal Massimo Pepe. Dopo alcune ultime modifiche sull'assetto, la macchina reagiva sull'asfalto come la penna di uno scrittore sulla carta ed a me rimaneva solo il compito di guidarla fino al traguardo.

Gara 1: partenza in pole position e conclusione in seconda posizione dopo un sorpasso dell'inseguitore Jacques Duyver (GB) sulla penultima "Parabolica" della gara.

Gara 2: partenza in prima fila accanto al poleman Thomas Loefflad (D) e primo assoluto alla fine della gara dopo un un sorpasso all'ingresso della variante "Roggia".

Provvisoriamente sono al primo posto nel Campionato Europeo del Ferrari Challenge:
Un grande inizio, ma anche un grande impegno per le prossime gare del Campionato.
Arrivederci al Mugello, 9 e 10 di maggio

Il week-end di Abu Dhabi era partito alla grande:
- Miglior tempo in prima qualifica
- Secondo miglior tempo in seconda qualifica
- Secondo miglior tempo per la qualifica del Mondiale
Poi… quello che è successo in gara ha sconvolto radicalmente tutto.

Gara 1: Buona prova nonostante qualche noia all'elettronica avuta in seguito ad un contatto in fase di partenza con il pilota russo Mosieev..

Gara 2: Entusiasmante gara in notturna all'insegna tipica del circuito di Yas Marina. Una grave incomprensione in regime di safety car ha condizionato l'esito di questa gara e compromesso purtroppo anche la partecipazione alla Finale Mondiale.

Finale Mondiale: Non presente in griglia per i rilevanti danni subiti in gara 2.

Nella stagione agonistica 2014 ho fatto mediamente una pole position per ogni week-end di gara. In tutto 7 pole e 2 volte il giro più veloce in gara,
ma questo week-end di Abu Dhabi è stato purtroppo quello più sfortunato di tutta la mia carriera agonistica.
Seguitemi in cameracar e ne vedrete di belle...

Non me la sarei mai aspettata una pista così bella, sia come struttura che come tracciato. A complicare un po’ le cose ci si era messo di mezzo però il meteo. Un alternarsi di pioggia ed asciutto ha caratterizzato tutto il week-end che per me inizia con una entusiastica, forse un po’ affrettata P2 nelle prove libere.

Gara 1: Per una disattenzione in qualifica, e conseguente botta sulle gomme ed insabbiamento, sono dovuto partire dall‘ultima posizione in griglia (P18) – 5 sorpassi al primo giro, 1 al secondo, due al quarto, uno al quinto, uno al sesto ed uno al settimo mi hanno consentito di tagliare il traguardo in una comunque ancora ottima P7

Gara 2: Parto in terza fila (P6) ed archivio una P4 alla fine di una gara che ho condotto volutamente con grande rispetto

In questo week-end era molto importante non fare danni alle macchine in quanto queste, di lì, andavano direttamente ad Abu Dhabi via nave senza possibilità di ricovero per riparazioni o quant’altro. A me non era piaciuto affatto, non poter dare il massimo in gara 2.

Pista velocissima con una parte “mista” molto tecnica, una parte “stretta” con delle staccate ed uscite tutte da interpretare con ampie possibilità di sorpasso. Oltre a questo, un paddock che solo in Medio Oriente possiamo trovare.

Gara 1: Dopo una qualifica molto sofferta per ragioni di salute ed affaticamento, parto in terza fila (P5). Al primo giro sono già P3 ed al secondo P2. Dietro di me si riprende il belga Duyver che avevo sorpassato ancora al primo giro e mi si attacca dietro fino a quando mi vedo costretto a ridargli la posizione. Comunque: PODIO!

Gara 2: Eccellente qualifica (P1) – Giro più veloce in gara – Per regolamento parto in seconda fila, ma al secondo giro sono già P2 dietro all’olandese Fons Scheltema. Al sesto giro avverto un calo di pressione sul pneumatico anteriore destro che mi costringe a far sfilare Max Bianchi dietro di me. Ora però anche l’ABS va in “tilt” e mi costringe dopo due pericolosi “dritti” a fermare la macchina fuori pista con la gomma, si era visto poi, completamente a terra a 4 giri dalla fine.

Raggiante week-end, ma la P5 nel Campionato Europeo rimane ancora lì.

Questo è un altro di quei circuiti che mi piacciono: Curve in salita, staccate in discesa, dossi vertiginosi… bello ed emozionante!

Gara 1: Parto in prima fila insieme al tedesco Adamski, ma la partenza non mi viene bene. Nell’ordine di arrivo sono comunque ancora secondo dietro a Max Bianchi. PODIO!

Gara 2: Dopo un P2 in qualifica parto in terza fila (P6) per regolamento. Faccio (questa volta) una splendida partenza ma pago il vantaggio conquistato con “out of race” per un improbabile tentativo da parte del canadese Rick Lovat di recuperare la posizione persa. Il risultato è un incidente che coinvolge più macchine con il risultato, per me ed anche per lui e Duyver, di dover abbandonare la gara per i gravi danni riportati sulla macchina.

Nella Classifica di Campionato non riesco proprio a risalire: 4° Lovat e 5° Prinoth a pari punti

Il Campionato per me si presenta tremendamente in salita. I punti buttati al vento sono davvero tanti… bisogna lavorare sull’efficienza in gara. Evitare incidenti, forature e problemi tecnici. Portare la macchina a casa: una lezione che al Mugello sembra che abbiamo imparato.

Gara 1: Quarto in qualifica, 5° in griglia per regolamento e 3° assoluto a fine gara dopo aspra battaglia per il secondo posto con il belga Jaques Duyver. 1° nella Coppa riservata ai Gentlemen (over 55). Doppio PODIO !

Gara 2: Terzo in qualifica ed 8° nell’ordine di arrivo dovuto ad un drive-trough per una toccata con il tedesco Adamski a metà gara. Devo dire che questa volta me la sono proprio andata a cercare.

Week-end buono solo a metà: La Classifica in Campionato non cambia.

Reduci dallo sfortunato appuntamento di Monza, cerchiamo la rivincita sul Mugello che è il circuito che posso dire di conoscere meglio di tutti gli altri e sul quale penso che il kit EVO possa dare il meglio di se. Come messa a punto siamo molto a posto: il cronometro conferma.

Gara 1: Pole position – giro più veloce in gara e volata finale sulla bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 7 secondi sul secondo. Vittoria anche nei Gentlemen over 55. Doppio PODIO !

Gara 2: La gara nella gara: nonostante il miglior tempo in qualifica, mi trovo quasi in fondo alla griglia di partenza, per regolamento (vittoria in gara 1.) e per una riparazione provvisoria al fondo piatto classificata come "non regolamentare" dai Commissari di Gara. A questo punto cerco innanzitutto di evitare incidenti in mischia e poi di raccogliere il maggior numero di punti possibile. Con queste premesse, un sesto posto archiviato, è comunque un ottimo risultato.

Abbiamo avuto modo di testare la vettura con il nuovo Kit EVO proprio su questa pista. Ho capito al volo la macchina che era diventata più performante rispetto a quella dell’anno scorso. Soprattutto in frenata, ma anche nelle reazioni al volante ora più prevedibili, rapide e precise. Assolutamente bella da guidare.

Gara 1: pole position – primo in griglia - giro più veloce in gara, ma…. Ancora a meno di un minuto dalla partenza lo svedese Kinch mi urta violentemente all’ingresso della “Roggia” mandandomi a muro. Il resto della gara è una penosa rimonta nonostante il motore “in ricovero” fino a P 10

Gara 2: pole position – Dopo una lunga battaglia con Fons Scheltema sul quale avevo perso la prima posizione alla partenza, mi sono preso la rivincita superandolo poi all’ingresso della variante “Roggia”. Conduco poi la gara fino al 12° giro su 15 quando una banale foratura sulla ruota anteriore mi impone lo stop ai bordi della pista. Un vero peccato dopo tanti sforzi.

Rientriamo dal week-end con le pive nel sacco. Solo 12° nella Classifica di Campionato, ma con la gioia, grazie ai miei sponsor, di avere potuto testare in circuito “La Ferrari”. Un’esperienza davvero unica.